LA mECCANICA: Parte integrante dei concetti di illuminazione
Un fattore che da sempre è presente nell’illuminazione è proprio la meccanica di precisione. Certo, nel tempo è mutata in alcune sue caratteristiche ma resta comunque il cuore della funzionalità e dell’estetica che sono alla base per la realizzazione di articoli Illuminanti di successo.
Le lavorazioni nel passato
Se voltiamo lo sguardo al passato vediamo delle lavorazioni più artistiche e manuali realizzate da artigiani dotati di scarse attrezzature ma di incredibile fantasia: tubi curvati a mano, piattelli tirati di tornio e saldature quasi acrobatiche erano al centro dell’attenzione. Le aziende più strutturate con numeri di produzione più competitivi si affidavano ad ingegnosi stampi per presse oppure alla più consolidata fusione.
Questi sistemi non sono ovviamente scomparsi, ma con il tempo sono stati dapprima affiancati, poi raggiunti (ed in alcuni casi superati) da lavorazioni a controllo numerico, chiamate in causa da un tipo di progettazione più complessa. Architetti e Designer si sono spinti oltre l’utilizzo di materiali più classici e la loro ricerca di forme innovative ed uniche ha di fatto obbligato le aziende del tessuto produttivo ad una rapida evoluzione.
Il cambiamento dal LED
L’avvento della tecnologia a LED ha stravolto il modo di pensare alle forme illuminanti facendo scendere in campo aspetti prettamente tecnici come dissipazione, diffusione e utilizzo minimale degli spazi.
Gli snodi si sono fatti più complessi per permettere movimenti più arditi e le variabilità di dimensioni e prestazioni richieste dal mercato (complice l’alta possibilità di personalizzazione dei prodotti) hanno dato vita a nuove strade da percorrere.
Citando una fonte che faremo restare anonima 😉, vorremo riassumere il ruolo della meccanica nell’illuminazione con una frase pronunciata ad un Salone del Mobile di qualche decennio fa: “Bella è bella… però come la muovi ciondola… si potevano anche mettere un grano in più…”